CONTINUA L'EMERGENZA DECESSI PER OVERDOSE DA OPPIACEI NEGLI USA

data di pubblicazione:

1 Settembre 2017

oppiaceiNon si placa la lunga striscia di morti per overdose da oppiacei che da anni si registra negli USA. E’ stato calcolato che negli ultimi 15 anni le prescrizioni di oppiacei, spesso somministrate da medici di base, siano triplicate, favorendo in modo determinante l’aumento di tossicodipendenti. Un articolo di El Pais, tradotto in italiano, racconta in che modo questa emergenza sanitaria e sociale venga governata dalle autorità. Si registrano in alcuni Stati USA anche situazioni paradossali: nella contea di Butler, Ohio, dove su una popolazione di circa 376.000 abitanti,  l’anno scorso vi sono stati 210 morti per overdose, lo sceriffo ha deciso recentemente di sospendere la somministrazione, da parte degli agenti di polizia, del farmaco salvavita Narcan. La motivazione dell’interruzione della somministrazione del farmaco salvavita è esclusivamente economica: ogni intervento di questo tipo, spiega lo sceriffo, costa 1.104 dollari e spesso i destinatari sono persone non residenti, senza legami sociali e familiari…

Solo l’anno scorso 60.000 persone hanno perso la vita per l’epidemia. E’ stata la principale causa di morte nei minori di 50 anni. Piu’ che il cancro, le armi o gli incidenti automobilistici. Circa 35.000 di questi morti sono dovuti al consumo di eroina da sola o adulterata. Il resto si devono in maggior parte all’abuso degli oppiacei da prescrizione. Una piaga legale che ha cominciato a generalizzarsi negli anni Novanta e che oggi, grazie a tre decine d’anni di questo immenso business, ha rotto le dighe di contenimento. In 15 anni, secondo il Centro di Prevenzione e Controllo delle Malattie, le ricette di oppiacei contro il dolore sono triplicate e circa due milioni di tossicodipendenti pullulano per il Paese. Essi sono la retroguardia dei drogati. Un grande favore all’industria del narco. Come ha dimostrato uno studio di “Jama Psychiatry”, il 75% degli eroinomani ha iniziato con questi analgesici. Sono stati la loro porta di ingresso in un mercato dove i cartelli messicani non hanno smesso di migliorare le proprie reti di produzione, sintesi e distribuzione. L’equazione e’ diabolica. La materia e’ piu’ pura, i prezzi sono abbassati e i consumatori crescono ogni giorno. Grazie a queste condizioni, l’epidemia si e’ estesa ed e’ fuori controllo”.

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