LA NOTA DI FICT PER LA GIORNATA MONDIALE CONTRO LA DROGA

data di pubblicazione:

26 Giugno 2017

fictUn comunicato di FICT (Federazione Italiana Comunità Terapeutiche) prende posizione sulle recenti evoluzioni del fenomeno droga in occasione della giornata mondiale di lotta alla droga del 26 giugno. Il passaggio probabilmente più significativo del comunicato è dove FICT ricorda la divaricazione fra la normativa di riferimento, inadeguata di fronte alla realtà odierna dei consumi, e il sistema di interventi sulle dipendenze che, seppure a fatica, si è adattato alle nuove forme di dipendenza. “In questa giornata voglio ricordare i volti e le storie che ogni giorno vivono gli oltre 600 servizi della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche, esperienze capaci di relazioni significative. E sono proprie le relazioni vere che stanno alla base del nostro agire quotidiano, intrise di umanità e profezia, unica risorsa davvero capace di attuare vere trasformazioni”. Gli ultimi dati indicano purtroppo un forte aumento del consumo di cocaina ed eroina nel mondo. La Federazione lavora nelle dipendenze da oltre 30 anni e sa bene come sia complicato circoscrivere il fenomeno dentro confini certi, proprio perché il disagio ha diverse forme ed è in costante mutamento. Oggi ad esempio si registra soprattutto in Italia una crescita esponenziale dell’uso di psicofarmaci anche fra i giovani e  di nuove sostanze acquistate online. Il web è la nuova piazza di scambio e di acquisto: per il gioco d’azzardo online si registra un incremento del 16% nel 2017.”

“La rete dei servizi del pubblico e del privato sociale – spiega Squillaci –  si estende coprendo tutto il territorio italiano, sappiamo anche che il sistema assistenziale in Italia è superiore alla media europea, con elementi ben strutturati. Ma non basta. Il fenomeno delle dipendenze è quotidianamente in evoluzione, e negli ultimi 10 anni ha visto un mutamento enorme, nelle forme di dipendenza, nelle sostanze e persino nelle modalità di assunzione. Di contro invece noi operiamo con un sistema di intervento che fa riferimento ad una normativa di quasi 30 anni fa e che ci costringe ad inseguire il “fenomeno” senza mai raggiungerlo.  Un sistema ancora fondato sul concetto di malattia invece che su quello più moderno e completo di salute, che costringe ad operare in termini meramente prestazionali ed economicistici, ponendo al centro il “problema” invece che la “persona”. Ma la complessità del fenomeno dipendenze necessita di interventi altamente qualificati e fortemente connessi ai bisogni mutevoli e variegati del territorio”.

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