L'EGEMONIA CRESCENTE DEI CARTELLI MESSICANI NEL NARCOTRAFFICO

data di pubblicazione:

25 Maggio 2017

narcos mexFonti qualificate dell’intelligenza USA, in un’intervista alla rivista Proceso, segnalano, con particolare riferimento alla situazione interna nelle città nord-americane, la crescente forza organizzativa e militare dei cartelli della droga messicani nel narco-traffico. Se la situazione in Messico è sempre più fuori controllo per le capacità e le risorse di tipo militare ed economico dei cartelli, negli USA si sta assistendo a una influenza sempre più preoccupante dei cartelli nell’organizzazione dello spaccio di tutte le principali sostanze. Le fonti di intelligence segnalano a riguardo un’importante novità: i cartelli messicani stanno stringendo alleanze organiche con le varie gang presenti nelle principali città nord-americane, a cui delegano la distribuzione e la vendita delle droghe.

“Vendere droga al dettaglio in Usa e’ frutto di grandi guadagni per i narcotrafficanti messicani, a condizione che non mettano piede a nord della frontiera. Sono le gang locali che devono fare questo lavoro e, inoltre, sono queste che si mettono in contatto coi cartelli, come quello di Sinaloa o Jalisco Nueva Generacion, che occultano bene le loro mercanzie ed e’ difficile per le autorita’ statunitensi riuscire ad intercettarle. Questi gruppi criminali, che operano in ogni citta’ degli Usa, non hanno legami stabili con nessuno: semplicemente vendono al miglior offerente (…) Le analisi dell’intelligence delle agenzie federali statunitensi stabiliscono che in Usa sono decine di migliaia le bande dedite a trasportare, vendere e distribuire ogni tipo di narcotici. Non hanno alleanze indissolubili con nessun cartello messicano, lavorano con chi li paga meglio. Ed e’ per questo che ora il CJNG e’ in competizione col cartello di Sinaloa per il controllo del mercato statunitense.
Le note informative dell’intelligence fanno sapere che la media dei guadagni delle gang nelle loro relazioni col narcotraffico messicano e’ di 250 dollari per ogni 1.000 che ne ricevono in mercanzia per trasportare, vendere e distribuire al dettaglio“.

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