CANNABIS TERAPEUTICA: In Italia mancano regole chiare

data di pubblicazione:

9 Maggio 2017

cannabis terIn Italia l’uso della cannabis terapeutica è legalizzato dal 2013. Oggi sono 11 le Regioni italiane nelle quali la cannabis per uso medico è a carico del Servizio Sanitario Regionale.
Mentre veniva autorizzata da gennaio 2017 la produzione di Stato della cannabis terapeutica (Fm2) da parte dell’Istituto chimico e farmaceutico militare di Firenze, in Emilia Romagna, una legge regionale e una delibera di Giunta hanno dato indicazioni in merito ai preparati vegetali a base di cannabis nel territorio emiliano-romagnolo.

Ma manca un’adeguata conoscenza sull’argomento anche da parte di medici e farmacisti e le notizie, che in molti reperiscono sul web, sono frammentarie e il più delle volte non corrette.
Con l’obiettivo di dare risposte certe ai pazienti, l’Associazione Malati Reumatici Emilia Romagna (Amrer) ha promosso nell’ambito del primo Convegno italiano “Cannabis terapeutica e dolore cronico”, la Tavola rotonda “Cannabis terapeutica: una possibile risposta al dolore cronico”.

«Nonostante la legge nazionale del 2013, la legge e una delibera regionali, che in Emilia Romagna stabiliscono l’accesso alla cannabis terapeutica a carico del Ssr per i pazienti con alcune forme di dolore cronico, l’utilizzo di questa opzione terapeutica è ancora basso rispetto al fabbisogno – afferma Marco Bertolotto, Terapia antalgica USL 2 di Savona – i medici che sanno usare la cannabis terapeutica sono pochi e i farmaci di cui disponiamo per combattere il dolore cronico non sono tanti».

Per chi è indicata la cannabis terapeutica? È noto che la cannabis per uso medico funziona molto bene a bassi dosaggi per molteplici patologie, tra cui alcune tipologie di dolore cronico, tra cui artrite reumatoide, artrite psoriasica e su alcune forme di fibromialgia associata a dolori articolari diffusi.

«Avere un’arma terapeutica naturale come la cannabis ad azione antinfiammatoria e antidolorifica che agisce sia a livello centrale sia periferico dice Bertolotto – potrebbe essere una chance davvero importante per i pazienti reumatici e i reumatologi».

La legge regionale ER n.11 risale al 2014, a due anni dalla sua approvazione è arrivata la delibera approvata dalla Giunta regionale il 1° agosto 2016 con la quale è stato aggiornato il Prontuario terapeutico regionale con l’inserimento dei preparati vegetali a base di cannabis sativa.

Ma il percorso per accedere all’uso medico della cannabis non è semplice, malgrado i criteri fissati dalla legge regionale 2014 e dalla delibera di Giunta 1250.

«La situazione è critica – dice Daniele Conti, Responsabile Area progetti Amrer Onlus – dobbiamo lavorare molto sulla formazione pubblica, specie sui medici di famiglia, prima interfaccia del paziente che ha un bisogno immediato legato al dolore, e sugli specialisti, in modo che possano prescrivere la cannabis terapeutica secondo criteri appropriati e fare in modo che non ci siano differenti velocità di accesso sul territorio. È necessario per questo responsabilizzare il pubblico riguardo le indicazioni di utilizzo. Vorremmo come Amrer proporre alle Istituzioni e agli enti pubblici una partnership per aprire un dialogo su questa tematica e condividere le criticità e i dubbi legati sia all’accesso sia alla fruizione di questa chance terapeutica, cercando di costruire insieme un percorso condiviso per dare risposte corrette e appropriate ai bisogni dei pazienti».

Ti potrebbe interessare anche
Precedente
Successivo