NARCOTRAFFICO E MERCATO DELLE DROGHE NEGLI USA

data di pubblicazione:

24 Marzo 2017

colombia cocaUn articolo del quotidiano spagnolo El Pais, tradotto in italiano sul sito di Aduc, sintetizza le ultime valutazioni, diffuse dalle autorità statunitensi, sul traffico di droghe illegali nei paesi latino-americani. Punto di partenza dell’analisi è la constatazione che, a causa soprattutto del forte aumento di produzione di droghe illegali in alcuni paesi caraibici e latino-americani, il mercato interno USA è inondato di sostanze illegali a livelli mai raggiunti dagli anni ’80. I cinque paesi su cui si sofferma l’articolo sono Bolivia, Colombia, Messico, Venezuela e USA. Per gli USA viene segnalato che “Il consumo in Usa cresce grazie ad un’alta domanda di oppiacei che, a livello farmacologico legale, hanno dei prezzi alti. Quindi, il problema non è solo dei Paesi produttori, ma anche degli Usa, per la domanda che viene dai suoi cittadini“. Per Venezuela e Bolivia, paesi con i quali gli USA hanno una forte tensione geo-politica, le autorità statunitensi ritengono che a livello politico gli sforzi di contrasto al traffico di stupefacenti siano del tutto inadeguati. Diversa la valutazione per Messico e Colombia, paesi produttori di cocaina ed eroina della massima importanza e paesi di origine di alcune delle maggiori organizzazioni mondiali di narco-traffico: per questi due stati le autorità statunitensi ritengono che i programmi di contrasto al traffico di droga, pur con grandi difficoltà, stiano dando risultati positivi.

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