IN DISCUSSIONE LA POSSIBILITA' DI COLTIVAZIONE DI CANNABIS PER LA VENDITA NEI COFFEESHOP OLANDESI

data di pubblicazione:

20 Marzo 2017

coffeeshopPoco prima dello scioglimento del Parlamento olandese per le nuove elezioni politiche, una maggioranza trasversale di partiti ha approvato alla Camera una legge che permetterà, in caso di approvazione del Senato, ai coffeeshop autorizzati, di coltivare cannabis per la vendita. Dal 1976, anno che segna l’inizio dell’esperienza olandese di consumo “tollerato” di cannabis (il cui statuto però è rimasto sempre illegale) all’interno dei coffeshop, l’aspetto decisivo dell’approvigionamento della sostanza era sempre rimasto in una zona grigia. Di fatto, essendo la coltivazione di marijuana illegale, i coffeeshop erano costretti ad approvigionarsi da reti criminali. Se la nuova legge venisse approvata in via definitiva, si estenderebbe alla coltivazione e alla distribuzione la politica di tolleranza da tempo in vigore per i consumatori di cannabis. “Nel corso degli ultimi anni le municipalità hanno esercitato un pressing enorme con il governo chiedendo di poter sperimentare la coltivazione e la distribuzione ai coffeeshop, ma l’esecutivo guidato dal liberale Mark Rutte aveva sempre bocciato ogni richiesta: le convenzioni internazionali, aveva ripetuto il ministro della giustizia, non consentono di legalizzare la coltivazione.

Cosi i liberal-progressisti del D66 sono riusciti a sfruttare l’ultima seduta parlamentare prima dello scioglimento delle camere, approfittando dell’occasione di una maggioranza di deputati favorevole. La difficile situazione nel sud del paese, dove il fenomeno degli scontri tra gang rivali per il controllo del mercato all’ingrosso ha raggiunto dimensioni preoccupanti, ha convinto i deputati a forzare la mano per l’approvazione del testo di legge e l’apertura di un canale di produzione regolamentato per togliere alla criminalità, almeno, la quota di cannabis destinata ai coffeeshop.

La norma, approvata il mese scorso in barba al Governo, rappresenta quindi un cambio di rotta rispetto alla politica recente dalle istituzioni olandesi in materia di cannabis. Dal 2012 ad oggi, infatti, l’adozione del pass per limitare i turisti nei coffeeshop dei comuni frontalieri e altri provvedimenti restrittivi, hanno messo a dura prova l’esperimento di tolleranza, senza mai intervenire sulla questione dell’approvvigionamento. L’appello dei sindaci di Amsterdam, Rotterdam e Den Haag, che da tempo chiedono di poter rilasciare licenze sperimentali per la coltivazione, era stato fino ad oggi ignorato”.

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