DATI ITALIA 2015 SU HIV-AIDS: IL RAPPORTO DELL'ISS

data di pubblicazione:

23 Novembre 2016

hivL’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso il rapporto 2016 su AIDS-HIV. Rimandando al tradizionale dossier HIV-AIDS di Cesda l’analisi approfondita del rapporto, si segnalano qui i dati e i contenuti più rilevanti. Partendo dagli elementi positivi contenuti nel rapporto, si può osservare che nel 2015 vi è stata una lieve diminuzione sia del numero delle nuove diagnosi di infezione da HIV (3.444, -10% rispetto all’anno precedente) che dell’incidenza (casi/popolazione), pari a 5,7 nuovi casi di infezione da HIV ogni 100.000 residenti. L’incidenza cambia a seconda della nazionalità: 4,3 nuovi casi ogni 100.000 tra italiani residenti e 18,9 nuovi casi ogni 100.000 tra stranieri residenti. Si conferma, alla pari degli anni precedenti, il lieve calo del numero delle nuove diagnosi di infezione da HIV per tutte le modalità di trasmissione, tranne che per i maschi che fanno sesso con maschi (MSM). Questa modalità di infezione è responsabile della maggioranza di nuove diagnosi di HIV. Negli ultimi anni rimane costante la quota delle persone con una nuova diagnosi di infezione da HIV in fase clinica avanzata (bassi CD4 o presenza di sintomi). Si osserva un lieve decremento del numero annuo delle nuove diagnosi di AIDS, mentre il numero di decessi in persone con AIDS rimane stabile. Fra i dati negativi, va segnalato che aumenta la proporzione delle persone con nuova diagnosi di AIDS che scopre tardivamente di essere HIV positiva. Infatti, nell’ultimo decennio è aumentata la proporzione delle persone con nuova diagnosi di AIDS non a conoscenza della propria sieropositività e che ha scoperto di essere HIV positiva nei pochi mesi precedenti la diagnosi di AIDS, passando dal 20,5% del 2006 al 74,5% del 2015.

LINK AL RAPPORTO ISS SU HIV AIDS

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