ALCOL E PROBLEMI ALCOL CORRELATI: I DATI 2014 IN TOSCANA

data di pubblicazione:

12 Aprile 2016

alcolSul sito di ARS (Agenzia regionale di sanità) è disponibile una sintesi dei dati epidemiologici dellaRelazione del Ministro della Salute al Parlamento sugli interventi realizzati ai sensi della Legge 30.03.2001 n. 125 Legge quadro in materia di alcol e problemi alcol correlati“. La relazione contiene, su scala nazionale e regionale, dati epidemiologici, dati e caratteristiche relative ai servizi alcologici, tipologie degli interventi attuati rispetto al consumo di bevande alcoliche. Nel complesso, la situazione dei consumi e delle criticità alcologiche in Toscana appare in linea con la situazione italiana, e anzi si presenta per alcuni indicatori più positiva. Dalla sintesi effettuata da ARS: “In Toscana, nel 2014, la percentuale di consumatori di almeno una bevanda alcolica è risultata negli uomini inferiore alla media nazionale (74% vs 76,6%). Nelle donne l’indicatore è in linea col valore nazionale (51,4% vs 50,4%) ma in discesa di quasi 7 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Il vino rimane la bevanda alcolica più diffusa, seguita da birra e aperitivi alcolici. I consumatori di vino tra i maschi toscani sono una quota analoga al valore nazionale (64,7% vs 64,1%), in diminuzione rispetto al 2013. Si registra, al contrario, una prevalenza di consumatrici di vino nella nostra regione superiore alla media nazionale (41,1% vs 37,7%). Tra i maschi la diffusione del consumo di birra è inferiore rispetto alla media nazionale, mentre tra le femmine è allineata con quella delle coetanee nazionali e in diminuzione nel 2014. La prevalenza del consumo di amari è la più bassa in Italia per entrambi i generi. Tutti gli indicatori di comportamenti a rischio sono in linea con il dato medio nazionale. Per quanto riguarda la mortalità attribuibile all’alcol per le patologie totalmente determinate dal consumo della sostanza, nella graduatoria nazionale la Toscana si colloca tra le regioni più virtuose, con 1,71 decessi ogni 100.000 abitanti, preceduta solo dalla Sicilia (1,64 decessi ogni 100.000 abitanti). L’insieme dei dati su consumi e conseguenze dell’uso di alcol in Toscana non sembra mostrare particolari criticità rispetto alla media nazionale. I fenomeni a rischio che sono comunque presenti così come nel panorama italiano, in particolare il binge-drinking tra i più giovani, impongono il monitoraggio e l’attuazione di interventi di contenimento.”

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